Attenzione! Su Facebook qualcuno sta cercando di spacciarsi per Solidarietà Veneto. Non ci cascare. Noi non ti chiediamo il collegamento, non ti mandiamo messaggi privati per chiederti dati personali o proporti "strani" affari. Se ricevi una richiesta di collegamento segnala il profilo a Facebook e bloccalo.

Per tutti i dettagli

Avviso! Oggi, 11 MAGGIO 2023, l’AREA ISCRITTI e l’AREA AZIENDE potrebbero registrare dei rallentamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Dalle ore 15.00 il servizio riprenderà il corretto funzionamento..

Per tutti i dettagli
Approfondimenti

Il risparmio dei veneti alla sfida di Covid-19: 2.000 nuove adesioni e contribuzioni in crescita (+5%)

Facebook
Twitter
LinkedIn

Covid-19 impone lo stop della produzione in molti settori, ma per Solidarietà Veneto il primo quadrimestre segna numeri positivi: ad aprile i contributi investiti superano i 32 milioni di euro, segno di una notevole resilienza da parte dell’economia veneta. E per futuro cosa ci aspetta?Covid-19 impone lo stop della produzione in molti settori, ma per Solidarietà Veneto il primo quadrimestre segna numeri positivi: ad aprile i contributi investiti superano i 32 milioni di euro, segno di una notevole resilienza da parte dell’economia veneta. E per futuro cosa ci aspetta?

Il Veneto in queste settimane è stato preso quale esempio per la capacità dimostrata nella gestione della crisi sanitaria. Nello stesso periodo, dal nostro particolare “osservatorio” rileviamo come pure l’economia veneta stia interpretando con coraggio e vigore questo complesso scenario: la crescita delle contribuzioni è un fatto concreto, generato da un sistema collettivo unito e solidale, fra cittadino comunità, fra aziende lavoratori. Una situazione che si distingue rispetto ad altri contesti e che permette di traguardare l’orizzonte in maniera costruttiva, individuando le future criticità e cercando di neutralizzarle, o di minimizzarne gli effetti, con anticipo.

UN RISPARMIO DIVERSO DAGLI ALTRI: IL RUOLO ANTICICLICO DEI FONDI PENSIONE

280 miliardi di Euro. Pare sia il valore dei “riscatti” (uscite – liquidazioni) richiesti ai fondi comuni di investimento (azionari ed obbligazionari) in Europa durante il mese di marzo: più del doppio rispetto ai mesi apicali della crisi “Lehamn Brother”. Valori impressionanti, che le stesse Istituzioni finanziarie stanno presidiando. È chiaro che il riscatto, qualora fosse stato innescato dal panico, potrebbe aver generato il consolidamento di una perdita.

E i fondi pensione? Nulla di tutto ciò, anzi, le richieste di “riscatto” degli ultimi due mesi sono inferiori a quelli dell’anno scorso, inoltre – come indicato in premessa – le contribuzioni crescono. Questo dipende dalla struttura dei fondi pensione, che sono piani di accumulo (PAC) nei quali il risparmiatore investe (acquista quote) con gradualità e costanza, attraverso la contribuzione, tipicamente, trimestrale.

Tra l’altro… le contribuzioni di competenza del primo trimestre (versate ad aprile) sono state investite in un momento finanziariamente interessante, soprattutto per i lavoratori più giovani: i ribassi dei mercati azionari degli ultimi mesi offrono infatti la possibilità di “acquistare quote” a prezzi più convenienti rispetto al recente passato. Andò così anche all’epoca della crisi “Lehman Brothers”: gli iscritti che scelsero il Dinamico fra il 2006 ed il 2007, sfruttando i ribassi iniziali, hanno potuto maturare nel decennio successivo risultati decisamente interessanti.

Nell’auspicio che la ripresa dei mercati nei prossimi anni possa essere ugualmente soddisfacente per l’investitore di lungo periodo, rileviamo qui un aspetto importante: il valore anticiclico del risparmio previdenziale, che non “fugge” quando i mercati scendono né si fa travolgere dall’entusiasmo nei momenti di crescita. Tale impostazione, oltre che risultare protettiva per l’investitore, comporta anche un effetto benefico complessivo rispetto all’economia che, proprio in questa forma di risparmio, trova una finanza stabile, specialmente nei periodi di “tempesta”.

Ogni tanto qualcuno ci chiede quale sia la differenza fra i fondi pensione e le altre forme di risparmio: spesso ci soffermiamo sul tema dei costi , certamente cruciale e sul quale prossimamente produrremo uno specifico approfondimento. Oggi tuttavia abbiamo colto un aspetto ulteriore, che motiva pure la presenza del vantaggio fiscale per le aziende e per i lavoratori. A maggior ragione per un fondo come Solidarietà Veneto che da anni diversifica il proprio investimento destinando una – seppur limitata – porzione delle risorse gestite all’economia reale e al territoriale.

I RITARDI NEL VERSAMENTO

I ritardi nei versamenti, andando ad alterare il “ritmo” contributivo ottimale, potrebbero danneggiare la performance dell’investimento. Si tratta quindi di un aspetto a cui ogni iscritto deve prestare attenzione. Il fenomeno tuttavia, dopo i picchi di dieci anni fa (crisi “Lehman Brothers”), è gradualmente rientrato e rimane del tutto circoscritto anche dopo la contribuzione del primo trimestre. Ricordiamo in ogni caso che per verificare la regolarità delle contribuzioni è sufficiente un “click” sulla nuova APP di Solidarietà Veneto. Scaricala subito!

CASSA INTEGRAZIONE E CONTRIBUZIONE

In queste settimane ci è capitato molto spesso di confrontarci con il personale degli uffici amministrativi di molte aziende ma, soprattutto, con quello degli studi di consulenza del Lavoro, particolarmente impegnato (…forse è un eufemismo) nell’attivazione degli ammortizzatori sociali, soprattutto la Cassa Integrazione (CIG).

Nel quadro complicato che è emerso, soprattutto in prospettiva, abbiamo dato la nostra piena disponibilità per ogni tipo di quesito. Ne sono emersi tre di principali:

  • Se un lavoratore è in “CIG”, ha diritto alla contribuzione al Fondo ?

La risposta è positiva, ma occorre declinarla con cura, soprattutto ponendola in relazione con i contratti di lavoro applicati nel caso specifico. Rimandiamo qui per ogni dettaglio.

  • Se un’azienda fallisce cosa succede , chi paga i contributi dovuti?

Anche in questo caso il sistema di protezione (Fondo di garanzia INPS ) esiste ed il suo funzionamento è ben noto. Rimandiamo qui per ogni dettaglio;

  • Se dovessi perdere il lavoro cosa mi conviene fare delle somme maturate nel fondo?

A disposizione ci sono diverse opzioni, adattabili – come fosse un vestito su misura – alle esigenze del singolo iscritto.

Si tratta di aspetti molto particolari, per i quali è molto spesso necessaria una consulenza individuale. Se così fosse, non esitare: prenota un appuntamento ai nuovi Sportelli Informativi Online , che permettono al tuo fondo di esserti (virtualmente) vicino, nonostante i distanziamenti impostoci da Covid-19.

Scopri

Potrebbe interessarti anche…

Blade Runner – sul filo del rasoio

Un mese di transito che vede soffrire il principale driver di rendimento degli ultimi anni: le azioni hi-tech USA. Non è chiaro se il rallentamento, peraltro compensato dalla ripresa dei titoli obbligazionari statunitensi, avrà code anche nelle settimane a venire. Forti dubbi sull’andamento prospettico ci vengono anche dall’osservazione di uno scenario sempre più intricato, con

Il tuo Prospetto annuale è disponibile: scopri perché è importante consultarlo

Disponibile da oggi il Prospetto delle Prestazioni Pensionistiche – Fase di Accumulo. Lo trovi nella sezione “I tuoi documenti” dell’Area Riservata, se hai dato il via libera alle comunicazioni telematiche.In questo approfondimento vediamo di cosa si tratta, quali informazioni contiene e perché è utile consultarlo. Cos’è il Prospetto Il Prospetto delle Prestazioni Pensionistiche – Fase

Pensioni 2025, flessibilità in uscita e un nuovo ruolo per la Previdenza Complementare

La conoscenza del sistema pensionistico e delle sue recenti evoluzioni è fondamentale, soprattutto per chi si occupa di Risorse Umane. Per questo Solidarietà Veneto insieme a Confindustria Veneto Est e alla Direzione Regionale del Patronato ACLI del Veneto, organizza un webinar di approfondimento per fare chiarezza sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. 📅

Torna in alto